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la solita strada

Pensando ai non luoghi di Padova, città in cui sono nata e cresciuta, ho ritenuto opportuno citare il tragitto che compio abitualmente da pendolare in treno di ritorno dalla città lagunare.
Mi spiego meglio: non è la tratta (Padova/Venezia) ma le strutture ferroviarie e le zone circostanti che circondano i luoghi della stazione. Certo la stazione ferroviaria è il luogo per eccellenza! Se pensiamo alle numerose folle che la percorrono, momenti di attesa accanto ad un vicino sempre più lontano…Ma percorrendo con lo sguardo i cambiamenti del paesaggio adiacente alla periferia più prossima alla stazione, possiamo osservare come numerose barriere e staccionate siano state innalzate nel percorso ferroviario. Forse non possiamo proprio considerarli non luoghi, ma di sicuro sono zone di mezzo che interrompono la visione del paesaggio, divisioni.

Le zone verdi nei pressi dell’Arcella sono sempre meno perchè da aree verdi si tramutano presto in buchi da riempire, non sono più considerate come luoghi ma solo come ettari disponibili alla costruzione di nuovi edifici. Temporaneamente sospesi.

Attualmente nella stazione vi sono lavori in corso, qua e là strutture, impalcature, teloni sospesi, che inaspettatamente cambiano i percorsi abitudinari…e nascondono piccoli ricordi, nell’indifferenza generale.

Poi esco dalla stazione e nel lato destro vi è una zona che è il non luogo dei lavoratori per eccellenza….il parcheggio, o meglio uno dei marciapiedi che accostano i binari, che nei giorni feriali funge da temporaneo parcheggio, poi abbandonato nei giorni festivi.

Il parco vicino al cavalcavia della stazione è un non luogo d’eccellenza dove tutti transitano e nessuno si ferma....

Tra un po’ di tempo, da come mi ha raccontato mio padre, anche questo palazzo diventerà non luogo, difatti verrà demolito per lasciare spazio ad un altro spazioso parcheggio.

I non luoghi di questa “solita strada” che percorro abitualmente terminano nello snodo autostradale che collega le tangenziali di Milano e Bologna (se non mi sbaglio). Cemento che sovrasta le nostre teste e fraziona le atmosfere variabili del cielo. Cementificazioni che creano nelle zone adiacenti zone di mezzo e di sporcizia.

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Presso Noloco Studio dal 24 Febbraio potrai partecipare al progetto e ritirare gli adesivi con cui segnalare il tuo contributo a Recitying.

Dietro

Il parcheggio|marciapiede delle stazione, le gallerie|boutique africane diero la stazione ed alcuni luoghi del centro dove mio padre lavorava un tempo e ora non ci sono più!

luoghi per l'arte

Secondo me un non luogo è la proiezione di Padova nel web per quel che riguarda l'arte.
Ho la sensazione che sia molto febile la percezione che hanno i non padovani di Padova come città d'arte. Ci sono iniziative molto interessanti per promuovere percosi e canali di espressione non convenzionali, noloco inprimis, ma mi sembrano ancora poco visibili. Ci sono anche siti istituzionali, padovanet per esempio, ricchi di diversi contenuti ma ancora deboli su questo fronte. Penso che Padova abbia ancora qualcosa da dire.

stop bus

E' come un video gioco. Se ti fermi a guardare le persone che aspettano il bus, le loro azioni, le loro espressioni, le dinamiche di movimento...nessuna relazione. Pedine di un gioco mosse dalla struttura urbanistica che non aiuta per nulla il dialogo e la socializzazione.

turistic site

Per me nonluoghi a Padova come in altre città sono i siti turistici a partire dalla cappella degli Scrovegni per finire con la basilica del Santo...posti che hanno perso la loro identità proprio perchè meta di turisti frettolosi e di passaggio che nemmeno sanno quello che vanno a vedere...seguono la loro mappa e le indicazioni che le guide segnalano, avidi di immagini non riescono a cogliere l'essenza della città. Non riescono a dare il giusto valore agli elementi che costituiscono la città.
Alcuni siti sono troppo chiaccherati, vengono alterati allo scopo commerciale e questo a scapito del loro valore vero...diventano nonluoghi per le persone che vivono in città proprio perchè a queste vengono tolti e avvolti in un'aura impenetrabile.

nonluoghi vs luoghi

Credo sia interessante notare come quelli che il caro Augè definiva nonluoghi stiano diventando il simbolo della società in cui viviamo. Basti pensare ai mega centri commerciali crocevia di genti e culture e addirittura luogo di incontro per eccellenza di giovani gruppi. Ma anche gli aereoporti o le
nuove zone industriali si stanno identificando sempre più nel nostro campo visivo e mentale. Mi piace cogliere quell'aspetto intrigante e dispersivo che questi luoghi suscitano. Mi piace pensare alle micro storie che accadono anche in questi posti e a tutti quegli avvenimenti quotidiani che il singolo non può percepire ma che in realtà li caratterizzano e li identificano. Padova è piena di questi luoghi, anche il marciapiede di una qualsiasi strada della città riflette questo stato....ora comincio a rifletterci anche io, spero di poter cogliere insieme a voi alcune di queste storie.

Bus

Secondo me un non-luogo di Padova
può essere, anche se ti sembrerà strano, il bus che mi porta a casa durante la settimana da anni...
Un autobus non è un luogo vero e proprio, ma se ci penso una volta seduto posso osservare ogni giorno lo stesso percorso vedendo e osservando gli stessi particolari.
Questo però fa si che tu possa vedere cio'che cambia attorno a te a distanza
di anni. Senza contare che magari osservi le persone che salgono e scendono e cambiano a seconda delle giornate.
E'una metafora del passare del tempo e il tempo non è un luogo...

Phone center

Tutti i phone center di padova lo sono.

perchè sono contenitori di conversazioni, di emozioni e discussioni con persone che si trovano in luoghi lontani, non necessariamente definiti. Conversazioni scandite dagli scatti telefonici, a pagamento. I phone center Sono contagocce di emozioni legate a un filo. Non Luoghi nei quali esperienze, pensieri e opinioni vanno altrove, in luoghi solo immaginati o vissuti nel passato.