Per me nonluoghi a Padova come in altre città sono i siti turistici a partire dalla cappella degli Scrovegni per finire con la basilica del Santo...posti che hanno perso la loro identità proprio perchè meta di turisti frettolosi e di passaggio che nemmeno sanno quello che vanno a vedere...seguono la loro mappa e le indicazioni che le guide segnalano, avidi di immagini non riescono a cogliere l'essenza della città. Non riescono a dare il giusto valore agli elementi che costituiscono la città.
Alcuni siti sono troppo chiaccherati, vengono alterati allo scopo commerciale e questo a scapito del loro valore vero...diventano nonluoghi per le persone che vivono in città proprio perchè a queste vengono tolti e avvolti in un'aura impenetrabile.
Alcuni siti sono troppo chiaccherati, vengono alterati allo scopo commerciale e questo a scapito del loro valore vero...diventano nonluoghi per le persone che vivono in città proprio perchè a queste vengono tolti e avvolti in un'aura impenetrabile.
2 commenti:
Sono perfettamente d'accordo! In generale i centri storici delle città europee si stanno sempre di più omologando, con i medesimi negozi e ristoranti, il medesimo modo di vivere delle persone e addirittura gli stessi artisti di strada. L'identità storica delle città viene ridotta a stereotipo di richiamo turistico.
Le città sembrono di non volere più apprezzare la loro arte storica, al di fuori dello scopo turistico. Purtroppo i cittadini si trovano sempre più attratti a quello che viene da fuori e il mondo globale come i centri commerciali, per esempio. Manca qualche cosa che da carattere della città singolare. Una volta gli artisti aiutavano creare questo identità attraverso architettura e altre forme d'espressione. L'individuo padovano o di un'altra città non si trova più speciale tra poco se si circonda solo di medesimi negozi, marche e strutture globali. Per ora non si rende conto delle conseguenze.
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